@malerba@livellosegreto.itTutto verissimo e sono completamente d'accordo.
Nel frattempo che la città cambia e smette di essere autocentrica però che si fa?
Se uno ha i genitori anziani che lo chiamano per un'emergenza e stanno dall'altra parte della città che gli si dice? Scusa aspetta che ci metto 3 ore coi mezzi, scusa aspetta che rischio la pelle in bici o scusa aspetta che chiedo che la città diventi meno autocentrica?
Ci sono mille esempi possibili del perché un uso consapevole dell'auto elettrica sia preferibile a continuare ad usare i combustibili fossili durante il periodo di passaggio.
Poi ehi, stima a chi fa sacrifici.
Personalmente come dicevo uso quasi sempre la bici, salvo appunto emergenze, ma so che se per esempio non avessi avuto l'auto quando dovevo portare avanti e indietro mio padre dall'ospedale sarebbe stato un disastro.
Il problema non sono le auto elettriche, che anzi aiutano.
Il problema è che le persone non vogliono pensare. Chiedono di non pensare. Vogliono un sistema fatto in modo che nulla cambi.
Allora, credo, bisognerebbe prendersela con la cosa giusta che in questo caso non sono neppure le auto elettriche o meno, è il (non) pensiero critico prevalente.
E questa cosa non si combatte a forza di slogan contrari, anzi, gli slogan per loro stessa natura la alimentano, perché sono facili e non aiutano ad abituarsi a ragionare.
E questo é tutto quello che ho da dire a riguardo.
Fine.
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