Titolo: per favore non parliamo di suicidio a cazzo.
Come persona che ha cominciato ad avere pensieri suicidi attorno ai 12 anni, che ha avuto problemi di depressione, autolesionismo e tutte queste simpatiche cose (e ne è uscita, sì), e quindi ha una certa esperienza in materia: per favore non parliamo di suicidio a cazzo.
Non parliamo proprio di suicidio
qui, neanche con il CV, non importa.
Può essere una cosa che fa bene a noi, sfogarci, ma può anche essere un evento trigger per una persona qualsiasi che per caso legge e sta attraversando una crisi: un messaggio letto al momento sbagliato può disfare tantissimo lavoro su se stessi(¹), quindi, per favore, se c'è bisogno - e a volte davvero è così - parliamo in privato con gli amici, meglio ancora se dal vivo, meglio ancora con un professionista, ma non in pubblico dove chiunque può leggere.
(¹) non metto assolutamente in questione il diritto a scegliere quando e come finire la propria vita, chiedo però che sia rispettata anche la scelta di chi ha iniziato volontariamente un percorso per uscire da un momento terribile.